Scrivo i testi e conduco dal vivo di fronte al pubblico dibattiti, convegni, talk show e anche Premi Culturali con interviste in inglese e in francese, che traduco direttamente all’impronta.
Mi piace condurre interviste e convegni, perché è una sfida. Bisogna avere chiari i tempi, tenere sempre avvinta l’attenzione, saper interrompere, avere chiaro il filo della discussione, cogliere nelle risposte lo spunto per la domanda successiva.
Il mio successo migliore? Intervistare per 35 minuti Roberto Benigni dentro la Basilica di Santa Croce a Firenze, convincendolo a recitare un sonetto d’amore di Michelangelo e a non dire nemmeno una parolaccia!
Premio Galileo »
Read more »
Il Galileo 2000 è il più importante Premio Internazionale che si assegni in Italia. Nasce da una idea dell’Avvocato Alfonso de Virgilis, un mecenate che ha scelto di dedicare la sua vita e il suo patrimonio a cercare di fare della cultura il valore condiviso a fondamento della Pace. Il premio è stato sostenuto subito dal Maggio Musicale Fiorentino. Riconosce il valore del talento creativo e degli ideali di alta politica. Ne sono stata la madrina nel 1996, per la prima edizione e ho premiato Zubin Mehta nella Piazza della Signoria a Firenze davanti a 2000 persone. Pensavo che non sarei mai riuscita a farcela, era la mia prima volta davanti a un pubblico così imponente. E invece, come sempre succede, poi sali sul palco, e tutto ti viene in mente da sé.
Mi sono appassionata a questo progetto così bello e ho scritto i testi e condotto l’evento per molte edizioni. Non è mai stato semplice, perché i premiati erano spesso stranieri, e per ognuno preparavo almeno due domande. Dato che detesto andare in palcoscenico con in mano appunti o simili e non concepisco l’idea del Gobbo, mi serviva anche parecchia memoria. Ho fatto interviste in inglese e francese e le ho tradotte all’impronta. I luoghi erano sempre magnifici: il cortile di Palazzo Pitti, il giardino di Boboli, la Villa Medici a Castello.
Nel 2009, il Premio si è svolto dentro la Basilica di Santa Croce, che per la prima volta dopo cinquecento anni tornava a ospitare un evento laico dedicato ai Grandi. Davanti alle Tombe celebrate da Foscolo nei Sepolcri (A egrege cose il forte animo accendono l’urne dei forti…) ho premiato tra gli altri Sezjy Ozawa, Roberto Benigni e il Sindaco de L’Aquila. Non vi dico cosa è stato riuscire a tenere a bada quel geniaccio del mio amico Benigni dentro la Basilica di santa Croce. Ha cominciato parlando di Berlusconi e ha finito recitando in un modo meraviglioso un sonetto di Michelangelo. Trovate il video nel mio canale Youtube.
“I baci di una notte”
Antonella Boralevi racconta il suo nuovo romanzo