Il lato luminoso
Maria è una giornalista del “New York Times”, cresciuta in una famiglia importante ma gelida, con il cuore corroso da un dolore che non sa nominare.
Mark è il potentissimo e adulato direttore di un celebre museo, colto nel momento in cui la vita presenta il suo conto: in gioventù ha infranto ogni regola, ha divorato anime e corpi, ha celebrato con il sesso l’arroganza della sua bellezza, ma ora, solo e malato, deve fronteggiare la sua nuda essenza.
Binky è l’anziana paziente di una clinica di lusso: una creatura d’acqua e di vento che si è lasciata distruggere dalla propria bellezza, dai demoni neri che abitano certe famiglie impeccabili, da una interiorità sublime ma fragilissima.
Tre vite che si sfiorano nella grande città, seguendo misteriosi rimandi.
Finchè un giorno il destino, con una unica semplice mossa, le salda, cambiandole per sempre. Il lato luminoso è questo unico giorno,imponderabile e definitivo. Il giorno in cui i frammenti, gli indizi, i segreti si compongono nell’intero. Il giorno in cui il destino, come un dio violento e misericordioso, strappa dal buio queste vite, tutte le vite, per spalancarle alla luce.
Antonella Boralevi ha costruito un congegno a orologeria che agguanta il cuore. Ha creato una New York così vera e lancinante da poterla toccare. La sua scrittura sensuale e istintiva ci precipita dentro la storia con forza inarrestabile perché afferra il nocciolo duro e segreto del vivere: la solitudine e la trasgressione, la bramosia e la rinuncia. Maria, Mark, Binky cessano di essere creature di carta per acquistare la carne di ognuno di noi. Ma Il lato luminoso non è solo il ritratto vivido e emozionante del dolore e della speranza che abitano tutte le vite. È soprattutto la folgorante scoperta della consolazione: il momento struggente in cui la felicità si lascia afferrare.